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Archive for aprile 2010

Il 25 aprile 2010 alle ore 10:00 in via Napoli 50 a Pozzallo (RG), sarà inaugurato il circolo cittadino di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ “M. Assenza”.

Interverranno:

– Erasmo Palazzotto (coordinamento nazionale SEL);
– Enzo Cilia (coordinatore provinciale SEL);
– Alessandro Maiolino (coordinatore cittadino SEL);

Saranno presenti i rappresentanti istituzionali, i membri dei vari coordinamenti e tutti gli iscritti e simpatizzanti.

Un’occasione importante per marcare con forza la nostra presenza a Pozzallo lanciando la sfida di una nuova politica, aperta e plurale, che affonda le sue radici nella sinistra senza timore, ma che crede in un sistema nuovo di governare il paese, libero, progressista, eco-sostenibile e migliore, dove ognuno è importante ma nel rispetto di tutti, puntando da protagonisti all’unità del centro sinistra.
Sarà l’occasione per festeggiare il giorno della liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo e rimarcare l’importanza e il valore della Resistenza.

Circolo SEL “M. Assenza” Pozzallo

www.selpozzallo.blogspot.com

selpozzallo@gmail.com

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Sabato 17 aprile saremo in piazza, a fianco di Emergency, per chiedere la liberazione dei tre operatori sanitari italiani – Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani – arrestati da militari afghani e dalla Coalizione internazionale presso il centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah in Afghanistan.

Emergency chiede a tutti di partecipare “con uno straccio bianco di pace e non con bandiere e simboli di partito”.

Appuntamento alle 14:30 in Piazza San Giovanni a Roma.

per info: http://www.emergency.it/

Questo il comunicato stampa della segreteria di SEL di adesione alla manifestazione.

AFGHANISTAN

SEGRETERIA NAZIONALE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’:

DOMANI IN PIAZZA SAN GIOVANNI  IN SOLIDARIETA’ CON EMERGENCY

PER IL RILASCIO DELLO STAFF MEDICO

CONTRO L’IPOCRISIA DELLA GUERRA, PER UN’AZIONE DECISIVA DEL GOVERNO

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Siamo orgogliosi che in Italia esista un’associazione come Emergency, riconosciuta in tutto il mondo per la azione umanitaria e per la sua abnegazione.

E’ quanto si legge nel  messaggio di adesione della segreteria nazionale di  Sinistra Ecologia Liberta’ alla manifestazione di Emergency che si terra’ sabato 17 a Roma per la liberazione del suo staff sequestrato dal governo Karzai in Afghanistan.

Emergency – prosegue la nota di Sel – checche’ ne dicano i ministri del governo Berlusconi, e’ una storia di uomini e donne coraggiosi, che salvano vite e difendono l’informazione libera dalle bugie della guerra. Saremo con loro domani in Piazza San Giovanni, senza simboli di partito, ma con i nostri stracci bianchi, non in segno di resa : non ci arrenderemo all’abitudine delle guerre, delle violenze, delle sopraffazioni,  dell’ipocrisia. Quella di domani – conclude la nota del partito –  sara’ una grande manifestazione civile e democratica per affermare che gli operatori sanitari, i volontari di Emergency non sono soli, con loro l’Italia intera. E che le Autorita’ devono impegnarsi fino in fondo per il loro rilascio e per fare chiarezza su una vicenda vergognosa.

Il Comitato Nazionale di Sinistra Ecologia Liberta’ che si riunisce domani a Roma ,anticipera’ la conclusione dei propri lavori per permettere a tutto il gruppo dirigente di Sel di partecipare alla manifestazione.

Lo rende  noto l’ufficio stampa nazionale di Sel

Roma, 15  aprile 2010

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Leggo una nota a firma congiunta degli Onorevoli Incardona e Minardo Nino sul rischio che sta correndo la sanità in provincia di Ragusa: immobilismo, mortificazione delle professionalità e così via. A loro vorrei ricordare che per essere credibili si deve essere conseguenti e non nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi o cospargersi il capo di cenere dopo anni di allegro e da loro condiviso governo della sanità ragusana, pur tuttavia voglio prenderli sul serio, e allora dobbiamo dire con estrema chiarezza che senza un linguaggio comune a tutti (medici, malati, sani, uomini, donne).Senza un modello comune di costruzione della salute, di difesa della capacità e della possibilità di vivere e senza un modello comune di malattia, l’assistenza sanitaria è diventata una torre di Babele, una costruzione sempre più costosa e sempre più inefficiente. L’unico antidoto consiste in un “linguaggio comune” e un “modello comune”. Questa è la vera urgenza culturale e politica. Il diritto inalienabile della persona si è trasformato nel diritto del cliente contribuente; la soddisfazione dei bisogni di salute è diventata equivalente al consumo di farmaci e di prestazioni; si confonde l’obbligo etico e sociale di curare con l’obbligo di guarire riducendo cosi  a un costo le condizioni umane inguaribili, ma doverosamente curabili, come le malattie croniche. Sarebbe salutare operare politicamente perché lo spazio pubblico si riappropri del tema della tutela della salute per riscrivere l’incontro più giusto tra il diritto individuale e il bene comune. L’appropriatezza è garanzia di equità e di sicurezza: l’abuso di farmaci e di prestazioni non è soltanto un danno economico, ma si traduce in effetti collaterali, in errori, in confusione diagnostica, in sofferenza psicologica del malato. La cultura dell’appropriatezza nasce da un lungo lavoro di relazioni tra professionisti indipendenti, tra cittadini informati, tra politici programmatori: appunto quel linguaggio “comune” e quel modello “comune”. Il compito è arduo: da anni la sanità è stata sottratta alla dimensione politica, intesa come “polis” e consegnata alla tecnica aziendalista fintamente neutra,come ben sa chi come me opera al suo interno, ma ancor di più si oppongono altri interessi. All’offerta delle prestazioni sanitarie concorre non solo il pubblico, ma quel sistema misto pubblico – privato accreditato previsto dal servizio nazionale. L’imprenditoria sanitaria non è un’imprenditoria come un’altra: innanzitutto tratta un bene fondamentale,  e in più ha un solo grande cliente, la Regione che rimborsa le prestazioni. E’ evidente che chi ha l’interesse a mantenere alti i margini delle entrate non potrà che alimentare bisogni presunti su un terreno fertile, cioè sulla più sensibile delle questioni umane, la paura delle malattie e della morte. Questo accade quando la salute diventa una merce, anziché un diritto e un bene collettivo. Siamo convinti che il SSN soffra di un problema di sostenibilità politica prima ancora che finanziaria: per questo occorre tornare alla centralità del suo carattere universalistico, incoraggiare la partecipazione delle organizzazioni sociali e delle professioni sanitarie, affermare la titolarità e la responsabilità pubblica in quel difficile compito di conciliazione tra diritto individuale e interesse collettivo: per mantenere equa e sostenibile la nostra sanità. Oggi la vera discontinuità creativa è la conservazione di questi principi e di questo modo di essere: la modernità che può tutelare la buona salute dobbiamo costruirla su queste basi se vogliamo guardare serenamente al futuro della sanità anche nella nostra provincia privilegiando il “pubblico” non il “campanile” o la salvaguardia di piccoli interessi di bottega di dirigenti sanitari troppo spesso lottizzati o, ancora, il “privato” ben presente e tutelato anche nella nostra piccola realtà ragusana.

Dr. Enzo Cilia

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Pensate voi salvatori e grandi detentori del potere regionale, nazionale e locale ( Incardona, Minardo Nino, Terranova) che il vostro impegno per salvare l’ospedale di Vittoria dal declassamento portando i posti letto da 138 a 140 ( ovvero far correggere all’Assessore Regionale alla Sanità quella che da tutti è stata considerata una “svista”) possa essere altrettanto utile e necessario per continuare ad avere un reparto di medicina generale dello stesso ospedale organizzato con una guardia attiva h24, cioè con la presenza costante di un medico all’interno dello stesso?

Si, perché può sembrare stravagante, ma è la realtà purtroppo, abbiamo saputo che non si dà, da parte della direzione generale dell’ASP di Ragusa, nessuna risposta alla richiesta del Primario di Medicina dell’ospedale “Guzzardi” di avere una unità medica in grado di sopperire al vuoto lasciato da un medico andato in pensione.

Tanto che lo stesso Primario ha annunciato che dal 1° Maggio non potrà organizzare la guardia attiva.

Speriamo si accorgano dell’incongruenza e si muovano i nostri salvatori per spingere la direzione dell’ASP a dare una risposta.

Attendiamo in trepida ansia.

16-04-10                                                                   Coordinamento SEL Vittoria

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AL SIG. SINDACO

AL  SIG .PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

AI SIGNORI CONSIGLIERI

interrogazione con risposta scritta

Oggetto:  PROBLEMI SISMICI  E  AMMINISTRAZIONE  “FORSE “DISTRATTA

CONSIDERATO CHE

L’area ipparina e, nello specifico, la città di Vittoria ricadono nelle zone sismiche definite 1 e 2

VISTO CHE

In data 29.03.010, prot. DPC/0000261DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE, il responsabile

della  Protezione civile italiana,dott.  Guido Bertolaso, in occasione dell’anniversario della catastrofe verificatasi in Abruzzo, ha inteso promuovere per il 6 Aprile un momento di riflessione e di verifica sulla prevenzione sismica in tutto il territorio italiano,

CONSTATATO CHE

è stato rivolto al Sig. sindaco ed all’Amministrazione comunale l’invito di dedicare la giornata del 6 Aprile alla verifica della situazione per quanto concerne le misure adottate nel nostro Comune in materia di prevenzione antisismica,

TENUTO CONTO CHE

con l’art. 11 della Legge n. 77 del 24 giugno 2009, di conversione del Decreto Legge n. 39 del 28.04.09 è stato istituito un fondo per la prevenzione sismica di circa 950 milioni di euro ripartiti sui prossimi sette anni

VERIFICATO CHE

non è stato effettuato nessun Consiglio Comunale il 6 aprile 2010, giorno indicato nella lettera di Bertolaso per lo svolgimento di contemporanei  Consigli Comunali in tutte le città ricadenti nelle  aree sismiche  individuate  1  e 2

SI CHIEDE DI SAPERE

  1. Se è  pervenuto l’invito proposto dal Dott. Guido Bertolaso
  1. Se è pervenuto, perché non è stato convocato il Consiglio Comunale aperto al fine di:

– affrontare la  verifica sulla redazione e sull’aggiornamento del Piano di emergenza comunale, sulla messa in atto delle azioni che garantiscono efficacia ed operatività al Piano;

-migliorare in particolare, come previsto dalla legge 265/99, l’informazione alla popolazione , per quanto riguarda i comportamenti  da tenere in caso di emergenza

-verificare lo stato delle conoscenze sulla vulnerabilità degli edifici pubblici comunali e di quelli strategici e rilevanti che insistono sul territorio comunale(scuole, ospedale)

-valutare la vulnerabilità del patrimonio edilizio privato in relazione all’età degli edifici ed all’abusivismo edilizio.

3. Se  comunque,  sono stati  inoltrati al Dipartimento Protezione civile documenti riguardanti la situazione  attuale del nostro comune, utili per elaborare nuove iniziative destinate :

  • alla prevenzione del rischio sismico, a partire dalla revisione ed aggiornamento dei criteri per la pianificazione comunale di emergenza;
  • alla più opportuna modulazione delle iniziative di prevenzione che utilizzano il fondo istituito con Legge 77/2009 e gli altri stanziamenti oggi disponibili per l’adeguamento sismico degli edifici pubblici.

Vittoria 15/04/10

dott.ssa  A. Garofalo , consigliere comunale di – SEL

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